Questa la locandina per la serata del 16 aprile al next-emerson. qui sotto attacco le specifiche dei vari progetti che parteciperanno alla serata, se qualcuno ne vuole sapere di più.
OGINO:KNAUSS – URBAN SKIN 07 – Florence
Urban skin è un processo di indagine compiuto attraverso esplorazioni puntigliose e programmatica flanérie, catturando segni e tracce, e ripropoponendole in forma molteplice, in continua evoluzione e ridefinizione. La città viene accarezzata, suonata e remixata. Ricognizioni fotografiche e registrazioni ambientali sono il punto di partenza di un processo che utilizza la modalità live come verifica istintiva e stimolo improvvisativo per reinterpretare le impressioni catturate. Sulla pelle della città. Una grammatica della separazione, un sistema di censura, una stratificazione di segni. Percorrere, leggere, tastare, annusare, scorticare, incidere, stimolare la pelle della città. La pelle come successione di superfici significanti, come elemento sensibile, come membrana filtrante. La superficie sensibile della città come indice di tensioni sotterranee, sintomo di profonde trasformazioni che avvengono al suo interno. L’attenzione va al dettaglio trascurato, ai segni dissonanti, alle crepe e alle screpolature del tessuto, al desueto, all’opaco, al rimosso, al transitorio. Tracce di sparizioni e di sopraffazioni, di irritazione e di rivolta, di straniamento e alterità. Un corpo a corpo istintivo, messianico, teso all’ascolto, alla risonanza, all’analisi del ritmo; a catturare la pulsazione ed il respiro della città.
Ogino Knauss, collettivo attivo dal 1995, opera nel corso degli anni una deriva costante tra i linguaggi e le pratiche della comunicazione. Nato come laboratorio di cinema mutante a Firenze, ha oggi sede operativa a Berlino. Ulteriori info qui
OTOLAB – Megatsunami – live audiovisual performance
Megatsunami è una live performance realizzata con due o più’ Lumanoise (strumento autocostruito), luci stroboscopiche, laser, lampade neon e a incandescenza.Modulando le diverse fonti luminose e lasciando grande spazio all’improvvisazione, i performer lavorano con stratificazioni di onde sonore e luminose e orchestrano un live dalle sonorità’ elettriche, industriali e noise e dalle ritmiche techno. il risultato e’ una esperienza fortemente sinestesica e ipnotica, con una perfetta sincronia tra suono e luce. Uteriori info qui e qui
Audio and light: xo00, tonylight
Hardware development: tonylight
Concept: xo00
Production: otolab, 2011
Teatrino Elettrico – WORK! (lab) – performance audiovisiva
WORK! è il nuovo lavoro di TEATRINO ELETTRICO, ancora in fase embrionale, che sarà presentato qui come studio e quindi non concluso.Work! si riferisce al lavoro come azione ripetuta e coatta, che segue all’imperativo dell’ordine, alla relazione tra il comando e l’esecuzione, al funzionamento di un oggetto, di un meccanismo, di un sistema, di un ragionamento, infine si riferisce all’opera che stiamo guardando e ascoltando e allo stesso tempo ci sfugge. Teatrino elettrico utilizza il linguaggio A/V come una sovramplificazione di micromovimenti e microloop, che avvengono fisicamente sul tavolo, creando un ambiente crudo e ruvido di matrice analogica. Noise da camera + parabola del controllo sociale.
ERAMARE – live-set audio-video
L’immagine di milioni di pixel basta a se stessa. Non tende più come l’immagine meccanico-fotografica, a riprodurre la realtà in maniera verosimile. La utilizza come base per creare nuovi oggetti-immagine. La tra(s)duzione della realtà in una moltitudine di logaritmi, è ben diversa dall’impressione della luce sulla pellicola. ERAMARE appunto, ora è stelline, striscioline viola, scie orizzontali-verticali-oblique. Non solo decontestualizzazione ma alterazione di sostanza: da luce a pixel, da ombra a punti di colore, a incroci matematici. Il tremolio continuo dei punti, si lega inscindibilmente ai beat drum ‘n bass, formando una rete “naturalmente” elettronica: suono-digitale-video.
Newtone2060 – concerto live
Trio di improvvisazione composto da Cristiano Calcagnile (batteria, oggetti e table-guitar), Marco Albert (voce), Salvatore Sammartino (vinili). Il trio si avvale di una palette sonora composita e stralci di canovaccio condiviso alla ricerca di una sceneggiatura musicale visionaria. Il sound si compone e si decostruisce con la narrazione, tra dadaismo e surrealismo, kitsch e poesia, attraversato da eco di canzone d’autore italiana, tango, anni’80, bebop e trash.
Il trio ha pubblicato con Setola di Maiale e con Manic Records, la propria etichetta con cui, da quest’anno, documentano l’attività di studio e ricerca. Un terzo disco è in fase di preparazione.
In rete: www.soundcloud.com/newtone2060
TdS -Theatre des Sens – PORNOLOGIA – installazione
Installazione Performativa di audio, suono, corpi e oggetti. Cosa sei disposto a non guardare?
Officine Cinematografiche – pellicola su muro
nel suggestivo spazio dello skatepark dell’emerson le apreti prenderanno vita di immagini di vecchie pellicole e pezzi d’autore il tutto musicato dal vivo.
Teresa Chiarelli – Emanuela Nuvoli – NORD E SUD? – mostra fotografica
Viaggiando in luoghi molto distanti tra loro, apparentemente lontani culturalmente, abbiamo scoperto una similitudine nei paesaggi e nelle abitudini locali svelando la possibilità che in fondo nord e sud del mondo non siano poi così distanti. Attraverso queste immagini si abbattono le distanze che si nascondono nelle differenze.
Guido Cervetti RESISTENZA LAICA – mostra fotografica – Gen/Feb 2010
-Inquadramento tematico: Il XX sec. è quello dove l’idea di progresso lascia il posto a quella del mito e si trasforma in religione, con i suoi conseguenti fanatismi, alla quale sacrificare molti degli altri aspetti della società. Una delle manifestazioni sensibili di ciò sono i bisogni indotti, bisogni inventati nel giro di pochi anni, che invece sembrano essere archetipici della nostra esistenza e fondamentali alla nostra vita. I bisogni indotti ci allontanano dai nostri ritmi naturali, semplificandoci troppo la vita dimentichiamo conoscenze antiche. Non è attraverso un’ altra mitizzazione, quella del primitivismo, che si ridurrebbe al compianto di un’ epoca felice che non tornerà più, che si resiste al fanatismo del progresso, ma con una critica radicale ed eretica che utilizzi il progresso come mezzo e non come fine. Funzionale a ciò è la scelta della desaturazione che non rimanda all’immobilità del tempo ma cerca di conciliare sviluppo e reali bisogni umani.
Le foto sono state fatte in un bosco occupato per impedire la costruzione della linea MAT (molto alta tensione) in Spagna.
Collettivo ausbhan – mise en scène – installazione visiva
Oggetti, monitor, piante ed altro fanno parte della video istallazione creata dal collettivo-ausbahn di Firenze. L´intento è quello di giocare tra pubblico e privato cercando, per l’occasione, di ricreare la struttura del nostro laboratorio situato nel quartiere di novoli a Firenze in un luogo pubblico, in questo caso il centro sociale Next-Emerson. collettivoausbahn@gmail.com